30 ottobre - Giornata del prigioniero politico

Il 30 ottobre ricorre in Russia la Giornata del prigioniero politico, istituita nel 1974 grazie a Kronid Ljubarskij e Aleksej Murženko, detenuti nel campo di lavoro sovietico noto come Dubravlag. Il 30 ottobre 2023 Memorial Italia vuole ricordare le prigioniere e i prigionieri politici di oggi pubblicando una serie di video in cui vengono lette le ultime dichiarazioni di alcuni di loro. Sono i discorsi che le imputate e gli imputati hanno il diritto di pronunciare prima che venga emessa la sentenza. Sono testi sinceri, forti, coraggiosi, pronunciati da esponenti dell’intera società russa: giornaliste e giornalisti, studenti, persone dello spettacolo, attiviste e attivisti, uomini e donne comuni, tutte vittime del regime.

«Ghezzi Francesco», GARF, Fondo degli atti istruttori 10035, op. 1, P-27002, cc. 22                                                        1929-1994

Il fascicolo contiene la documentazione relativa all’arresto, alla condanna e alla successiva riabilitazione di Francesco Ghezzi.

In particolare: ordine di arresto, 15 novembre 1937; formulario dell’NKVD con i dati dell’arrestato, 15 novembre 1937; elenco dei volumi sequestrati a Ghezzi al momento dell’arresto; nota caratteristica rilasciata dal direttore della fabbrica “Ispytatel’nye pribory”; atto d’accusa; sollecito della Procura di Mosca al capo del I settore specile dell’UNKVD di Mosca; coonclusione del procuratore Kokorev che rinvia il caso all’esame della Consulta Speciale, 27 marzo 1939; estratto dal verbale dell’OSO dell’NKVD con la condanna di Ghezzi a 8 anni di lager, 3 aprile 1939; ordine di invio del detenuto Ghezzi a Kotlas, Vorkutlag; petizione a favore di Ghezzi, firmata da Romain Rolland e altri intellettuali, inviata all’Ambasciatore dell’URSS a Parigi; petizione a favore di Ghezzi del Comitato dei diritti del Rifugiato all’Ambasciatore dell’URSS a Parigi, 10 giugno 1929; protesta del Procuratore di Mosca al Presidium del Tribunale cittadino; risoluzione di archiviazione del caso del Presidium del Tribunale cittadino di Mosca, 21 maggio 1956; dichiarazione di stato di famiglia, 29 settembre 1958; conclusione della Procura di Mosca che riconosce “vittima di repressioni politiche” la figlia di Ghezzi, Tat’jana Ghezzi Stepanova, 28 settembre 1994.

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